Francobolli rari: la classifica dei più ambiti

Se ti parlo di filatelia, subito pensi a quanto sia incredibile questo mondo volto alla collezione della marche da bollo o francobolli che dir si vogliano, alcuni così rari, altri così incredibilmente preziosi, ma tutti simbolo e bellissime forme d’arte. Infatti, non c’è un esemplare che non abbia qualcosa da raccontare, seppur piccola, seppur poco significante dal punto di vista del collezionismo.

E a noi cosa serve qui da analizzare: esattamente che si faccia luce su quei francobolli che davvero si distinguono nel grande e vasto mondo della filatelia, per poter collezionare anche quegli esemplari così facilmente riconducibili a una forma di collezionismo al limite dell’ossessione, spesso. E allora che cosa li rende davvero così incredibilmente affascinanti?

I francobolli sono nati con l’obiettivo di facilitare le spedizioni, e liberare dall’ingrato compito del pagamento i destinatari. Se un tempo chi riceveva una lettera era tenuto a pagarne il costo della spedizione al momento del ritiro, oggi il pagamento a carico del mittente, un vantaggio che chiaramente va a favore anche dell’ente che si occupa delle spedizioni. Ma con il tempo i francobolli sono diventati davvero un elemento indiscutibilmente ricercato.

Tutto quello che i francobolli ci raccontano

E’ un semplice pezzo di carta quadrata, che si adagia delicatamente sulle buste per l’invio di lettere o di buste di una certa portata, e viene pagato in base al viaggio che la busta deve affrontare. E’ quella che molti definiscono marca da bollo, un dazio insomma, che si paga per dire sto pagando un servizio che mi permetterà di mettermi in contatto con qualcuno che sta lontano da me.

Ma è ancora di più: se nel primo momento, la funzione è di tipo pratico, con il tempo e con l’emergere di numeri sempre più importanti di francobolli ogni anno, si è cominciato ad avvisare un vero e proprio cambiamento che ha condotto molti a considerare gli aspetti più insoliti dei francobolli, che sono quelli legati agli errori di stampa. Esattamente come accade con le monete.

Gli errori sono il motivo principale e forse anche quello determinante per cui un francobollo nello specifico finisce per diventare tra i più importanti, tra quelli di cui poi non si può più fare a meno all’interno delle proprie collezioni. Colori, parti di scritte mancanti, errori di interpretazione e di indicazioni, sono tra gli errori più comuni. Ecco perché si deve prestare decisamente attenzione quando si parla di francobolli.

Non solo un hobby!

Ma quello che fa ancora più crescere l’interesse nei confronti del mondo del collezionismo per i francobolli è proprio relativo al fatto di considerarlo proprio ed esclusivamente un hobby. Spesso diventa un vero e proprio lavoro, volto alla ricerca di pezzi particolari più unici che rari, ma un’avventura all’interno della storia, per esempio, del nostro Paese.

Se infatti vai alla ricerca di francobolli di un certo valore, potrebbe capitarti tra le mani uno di quelli davvero molto preziosi, che racconta spaccati di momenti che hanno cambiato la storia dell’Italia, non solo dal punto di vista della comunicazione. E’ il caso del francobollo Gronchi Rosa. Questo esemplare fu fatto realizzare in occasione della partenza per l’America Latina del presidente Gronchi. L’Italia aveva un ruolo importante e con questo francobollo si dava un peso incredibile all’evento.

Ma, poco prima della partenza, il presidente del Perù si accorse si un errore, perché segnava un eccesso dei confini, quindi sbagliati. Purtroppo, il francobollo nella versione rosa era stata emesso e si pensava a questo punto a una soluzione, che prevedeva il ritiro di quello rosa dalla circolazione, facendolo diventare di fatto un pezzo non solo rarissimo ma anche ricco di valore incredibile.

Ecco gli altri pezzi rari, provenienti da tutto il mondo.

Ma se noi in Italia vantiamo pezzi di un certo prestigio come il francobollo Gronchi Rosa, nel mondo tuttavia ce ne sono altri, che sono un grandissimo tesoro spesso nascosto dentro i cassetti o che ci capitano per casi davvero fortuiti tra le mani senza che noi davvero ce ne possiamo rendere conto. Cerchiamo di capire quali sono i pezzi che ci permettono di fare la differenza nelle nostre collezioni.

Il primo francobollo che ha fatto la storia e ha cambiato l’approccio con le spedizioni è il Penny Black, emesso per la primissima volta nel 1840 nel Regno Unito, secondo un’idea di Sir Rowland Hill, che rese così il sistema di pagamento della spedizione un quid in più che faceva più sicuro e apprezzabile il servizio postale.

A questo poi seguirono altri francobolli preziosi, come il British Guiana One-Cent Magenta del 1856, di cui ne esiste oggi soltanto un esemplare preziosissimo che ha un valore pari a quasi 10 milioni di dollari. E un altro che ci piace ricordare e menzionare è il Mauritius Post Office, emesso nel 1847, uno dei più preziosi perché presentato proprio nelle isole Mauritius dove la tiratura è stata piuttosto limitata.

I francobolli: l’idea che ha cambiato tutto

E’ chiaro che non si tratti solo di un concetto legato al miglioramento della fruizione postale. Il francobollo sicuramente va a rendere più celere e snella la partenza e l’arrivo delle missive; ma è altrettanto importante considerare l’attenzione che si mostra nella realizzazione di ogni pezzo, che sia ridotto nel numero o particolarmente eccellenti nella fabbricazione.

Tutto quello che poi serve è cercare di entrare in contatto con questo mondo, così diverso dal resto delle collezioni, considerato per un certo verso anche elitario, ma non esclusivamente tale. C’è sicuramente da tenere in conto il costo dei pezzi pregiati, ma, come per tutte le collezioni, si può cominciare dal basso per arrivare a vette più importanti.

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