Cosa succede a chi ha più di 10.000 euro sul conto in banca?

Esistono rischi per chi ha una certa quantità di denaro in media sul proprio conto in banca? Diversi analisti parlano di una condizione non “pericolosa” ma che può portare i nostri risparmi a perdere progressivamente valore anche in modo non semplicissimo da comprendere nella sua interezza. Generalmente 10.000 euro sono “troppi” da mantenere sul conto.

Perchè? Diversi eventi infatti portano situazioni come la stagnazione, quindi la perdita di potere d’acquisto del denaro, che può essere ridotta anche in modo molto semplice, ma comprendendo bene il fenomeno. Siamo decisamente abituati all’idea di un conto bancario standard da utilizzare anche come “salvadanaio” pur non essendo esattamente questo il suo ruolo.

Troppi soldi sul conto: ecco cosa succede

Il conto in banca è un diffuso quanto utilissimo strumento per la gestione del denaro, ed oggi con la possibilità di utilizzarlo anche attraverso il proprio smartphone, si configura come estremamente semplice per “tenere conto” delle spese quotidiane ma anche in proiezione. Sempre più spesso i consulenti finanziari mettono in guardia dall’inflazione che è la perdita del valore del denaro.

Questo è un fenomeno conosciuto, studiato, che causa una minore capacità di spesa e quindi di efficacia di una quantità di potere finanziario. Se possediamo 1000 euro oggi, probabilmente in futuro la medesima quantità di denaro non avrà lo stesso potere di acquisto, soprattutto se la teniamo in condizione di stagnazione, adesempio sul conto corrente.

Come rimediare

10.000 euro costituisce una cifra troppo alta per evitare questo fenomeno che è ovviamente in proporzione alla quantità di denaro: in 5 anni ad esempio una cifra del genere può “perdere” potere d’acquisto anche di più del 15 %, condizione da evitare assoluatmente. Ma come fare? Esistono tante possibilità per evitare l’effetto di stagnazione ed inflazione.

  • Fare ricorso a metodi comunque sicuri di investimento a basso rischio come un conto deposito oppure i Buoni Postali
  • Alternativamente possiamo puntare su un rischio più elevato ma in grado di generare un potenziale guadagno più alto, come i BTP, ovvero i buoni del tesoro poliennali

Tutti questi ultimi metodi infatti permettono, essendo orientati sul cocnetto di obbligazione, di movimentare il nostro denaro, e tenerlo quindi attivo in tutto e per tutto, attraverso un ritorno in termini economici sotto forma di guadagni in percentuale, che nel caso dei buoni postali ad esempio ammontano a circa 2,5 % (considerando quello ordinario) ogni anno.

Se possediamo 10.000 euro il consiglio è di tenere sul conto poco meno di 1/3 di questo importo, ancora meno se non abbiamo una necessità di spesa così elevata. Conviene tenere infatti disponibile circa il doppio di quanto facciamo ricorso mensilmente, così da evitare eventuali problemi di movimentazione nel corso dei mesi.

Lascia un commento