Corso Start-Up – 21 e 22 settembre 2013

Corso Start-Up – 21 e 22 settembre 2013

Sabato.
Way Out, pronti per lo Start-Up autunnale.
Presentazioni, poi si comincia con una breve infarinatura in aula. Il programma del corso, la scelta della Mountain Bike, le regolazioni di base, qualche accenno alla tecnica di guida seguito da qualche sgranare di occhi. Davvero ci sono tutte queste cose da imparare?
Poi via, si pedala fino al Monte Stella, dove ci attendono tanti esercizi di tecnica in una bella e calda giornata autunnale.
Uno sguardo e qualche regolazione alle bike, decisamente eterogenee come genere, non mancano brain fade ma nemmeno V-brake!
Asse d’equilibrio, tecnica pedale freno tra i birilli, poi tecnica di salita e discesa.
Una breve pausa per il pranzo con descrizione di quanto occorre portare nello zaino durante un’escursione in Mountain Bike.
Poi via a mettere in pratica su pendenze un po’ più impegnative la tecnica di salita e discesa con relativa ripartenza. Pochi metri da percorrere ma il continuo su e giù comincia a farsi sentire nel fiato e nelle gambe. Le difficoltà sono in crescendo, qualcuno si demoralizza qualcuno non demorde: tutti però si impegnano con entusiasmo. La sorpresa più appagante, per chi si avvicina per la prima volta alla Mountain Bike, è di poter cogliere già nel pomeriggio i frutti seminati al mattino.
La tecnica appresa è messa alla prova in un bel percorso tra gli alberi dove non mancano radici, curve strette, salite e discese anche in contropendenza, preludio di quanto attende i corsisti l’indomani.
Per concludere al meglio la giornata non possiamo che salire fino alla “cima” della montagnetta di Milano che raggiungiamo non senza penare a causa della ghiaia e dove scattiamo la foto rituale.

Domenica.
Grazie alla destinazione piuttosto vicina ritrovo ad orario quasi “salva sonno”. In un’ora siamo a Vergiate pronti in sella.
Si parte già in salita su carrareccia sassosa ma è solo per i primi metri poi il sentiero si addolcisce, non l’affanno. Cambio, sguardo avanti, sterzo, gomiti in sù, ginocchia in fuori, presa prensile, frenata modulare, dolce sui pedali, bici inclinata all’ esterno in curva, corpo all’interno, no, il contrario… quante cose da pensare, che confusione. Una pausa, meno male.
Macché pausa, pure la meccanica! Sgancio rapido, camera d’aria, copertone, pure la pinza del freno da spostare!
Si riparte, discesa un po’ delicata. Chi ci prova chi si arrende chi ci riprova. Piano piano ce la si fa.
E via un po’ di discesa divertente: non manca nulla. Radici, gradoni, curve secche curve morbide. Poi il prato: non poteva mancare il superamento dell’ostacolo. Prova che ti riprova, avantreno retrotreno tira di qua tira di là.
Pausa pranzo. E si riparte. Un altro giro.
Il gruppo si divide per assecondare i diversi livelli di capacità. Qualcuno ci prende gusto; ci ripasso e adesso questo passaggio lo faccio in sella.
Perché no? Ieri non avrei nemmeno immaginato che si potesse scendere da lì. E oggi ci sono sceso.
E domani? Domani è lunedì ma non vedo l’ora di tornare in sella!
Bravi ragazzi!! Bravi per aver ascoltato con impegno e attenzione, per esservi imbarcati nella barca di MTB Milano!